grafica Gaia Sitzia 3C
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La ricetta del bello

 

 

La sezione aurea è una delle costanti matematiche più antiche che esistano.

 

Nell’antichità l’uomo è sempre rimasto affascinato dallo studio e dalla comprensione dei sistemi che regolano il suo funzionamento in relazione all’universo in cui vive.

 

Molto spesso si è affidato al soprannaturale per spiegarsi fenomeni che gli sembravano apparentemente inspiegabili e nelle sue fasi di sviluppo delle architetture, in molti casi ha adottato sistemi coerenti con gli elementi naturali e soprannaturali.

 

Questa proporzione aurea è presente dunque nella stragrande maggioranza delle forme che possiamo trovare in natura e negli schemi che regolano la crescita degli esseri viventi.

 

In termini pratici possiamo definirla come una serie continua in cui ogni elemento è medio proporzionale tra il precedente e il seguente.

 

È stata definita "sezione aurea", o rapporto aureo, proprio perché sembra essere il rapporto più estetico fra i lati di un rettangolo e si indica con Φ ( dalla lettera iniziale del nome greco dello scultore Fidia).

 

Φ fu descritto da Keplero come uno dei "due grandi tesori della geometria "(l’altro è il teorema di Pitagora). Non c'è che dire: la sezione aurea è un numero "magico".

 

Non è altro che un semplice rapporto tra grandezze, ma è fondamentale oltre che in geometria, anche in botanica, zoologia, biologia, geologia, astronomia, chimica, matematica, fisica, antropometria, architettura, scultura, pittura, letteratura e musica, dove la sezione aurea interviene in modo insistente.

 

Essa, che non è altro che un semplice rapporto di numeri, si incontra ovunque, in natura, come nella scienza e nell'arte, e "contribuisce alla bellezza di tutto ciò che ci circonda."

 

Certo è strano il fatto che un numero “non misurabile”, o meglio irrazionale, ritorni così spesso in situazioni tanto concrete quanto diverse .

 

Non ci deve certo stupire se l'uomo, consapevolmente o no, riveli una certa propensione per l'utilizzazione della sezione aurea, che applica nella sua produzione artistica.

 

Se ne parla spesso come di un qualcosa di affascinante e sfuggente che ancora nelle menti di web designer, stenta a prendere forma in un concetto pratico: la sezione aurea, ovvero quel numero straordinario che, come in una leggenda metropolitana mai scongiurata, sembra essere portatore di intrinseche e meravigliose capacità.

 

Nell'arte figurativa e nell'architettura i concetto di Harmonia e delle sue leggi numeriche hanno governato fin dalle civiltà arcaiche sia attraverso la Sezione aurea, sia attraverso i processi di concrescimento di tipo spiralico, meglio conosciuti come Successione di Fibonacci.

La stella a 5 punte che i Pitagorici chiamarono Pentagramma, venne considerata simbolo dell’armonia ed la assunsero come loro segno di riconoscimento.

 

A questa figura è stata attribuita per millenni un’importanza misteriosa probabilmente per la sua proprietà di generare la sezione aurea, da cui è nata : infatti i suoi lati si intersecano sempre secondo la sezione aurea.

 

 

 

La Sezione Aurea, in quanto legge strutturale del corpo umano, ha conosciuto in Leonardo da Vinci (1452/1519) un geniale assertore, avendo collaborato con i suoi schizzi alla stesura del trattato "De Divina proportione" (Venezia,1509) di Luca Pacioli.

 

 

A partire dal Rinascimento la Sectio Aurea acquista il crisma della bellezza estetica. Secondo Luca Pacioli ed Albrecht Dürer, la SectioAurea o numero d'Oro, era elemento proporzionale analogico tra la figura umana e la natura oggettiva.

 

In campo filosofico, inoltre, l'Harmonia della Natura diviene causa e principio del mondo. Ci riferiamo agli scritti di G. Bruno " De la Causa, principio et Uno"(1584) oppure al "Mysterium magnum" ( 1623) di Jacob Böhme.

 

L’equilibrio armonico che si percepisce nelle opere dell’arte classica e rinascimentale è il risultato di un’impostazione che si realizza in alcuni principi compositivi come l’utilizzo della sezione aurea. In realtà vari esperimenti suggeriscono che la percezione umana mostra una naturale preferenza per le proporzioni in accordo con la sezione aurea.

 

Gli artisti, quindi, tenderebbero quasi inconsciamente a disporre gli elementi di una composizione in base a tali rapporti.

 

La storia dell’architettura è piena di progettisti che hanno studiato e applicato i dettami delle regole proporzionali: dagli antichi greci ai romani, da Vitruvio all’Alberti e a Palladio fino a Le Corbusier.

 

 

E per concludere citiamo l'autore Mario Livio, il cui testo sulla sezione aurea è stato assunto quale basilare per completezza e ulteriori ricerche che confermano, ma anche smentiscono alcune teorie:

 

<Chi avrebbe mai immaginato che questa sezione dall'aspetto innocuo, definita da Euclide ai fini esclusivamente geometrici, avrebbe avuto conseguenze in rami dello scibile che vanno dallo studio delle disposizione delle foglie in botanica a quelle degli ammassi di galassie, e dalla matematica pura alla critica d'arte?

 

Il rapporto aureo è uno splendido esempio di quel profondo senso di meraviglia cui il grande Einstein attribuiva tanta importanza.

 

Secondo Einstein,

"quella del mistero è la più straordinaria esperienza che ci sia dato da vivere.

E' l'emozione fondamentale situata al centro della vera arte e della vera scienza, da questo punto di vista chi sa e non prova meraviglia, chi non si stupisce più di niente è simile a un morto, a una candela che non fa più luce." >

 

 

 

Vi rimandiamo alle Schede e ai Link suggeriti, compresi i Video (divisi per categorie), che sono delle ottime sintesi e talvolta di notevole bellezza.

Saranno in aggiornamento anche i capitoli relativi alla pittura/scultura e architettura, e speriamo di inserire contributi di tutte le discipline del nostro Liceo Artistico.

Verificate anche la sezione Frattali, le Bolle e lamine saponose .... riservano altre sorprese

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